Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una alla volta. Se fare partire una raffica di destinazioni (sicure) sembra azzardato, usiamo la vecchia e sana prudenza. Una meta fuori confine alla volta, per dare qualche possibilità alle agenzie. Perché non si vive solo di Costa Smeralda, Salento e villaggi italiani.
Sono settimane che TTG Italia chiede una posizione chiara alle autorità del Paese. Meglio dire che non apriremo nulla sino a dicembre, piuttosto che fare girare promesse.
Il gruppo di adv Maavi sembra aver spuntato qualche promessa dal ministro Garavaglia, ma i giorni passano senza aperture.
La scorsa settimana il presidente di Astoi Pier Ezhaya ha detto che Italia, Grecia e Spagna valgono solo 15% del turismo organizzato. Questo mentre tanti vettori low cost aprono e chiudono voli verso mete per ora negate a tour operator e agenzie.
Lo diremo all’infinito: servono messaggi chiari subito. Siamo arrivati al dentro o fuori e non vi sono margini di movimento.