Il commento del direttore
Remo Vangelista
Superano i dati del 2019 i primi 4 mesi della stagione turistica open air in campeggi e villaggi turistici. Nei primi 4 mesi del 2022, infatti, il comparto secondo i numeri di dati Faita Federcamping-Confturismo, ha registrato un +8% di arrivi e un +7% di presenze sul 2019. Le performance rispetto al 2021 sono state più vistose, in media nell’ordine del +17%, ma la scorsa stagione era stata ancora pesantemente condizionata dalla forte diminuzione di ospiti stranieri dovuta alle restrizioni anticovid.
Quest'anno, si legge sul Sole 24 Ore, è tornata massiccia la presenza di ospiti provenienti da Germania ed Austria che insieme a chi arriva da Danimarca, Repubblica Ceca e Polonia hanno rappresentato oltre il 75% di arrivi dall'estero. Il periodo di permanenza si è allungato passando dai 6,8 giorni del 2019 agli attuali circa 7.
I fatturati sono cresciuti meno, mentre i margini sono sensibilmente diminuiti a causa della crescita del costo energetico (+300% per il gas e +400 per l’elettricità). Un fattore che rischia di condizionare pesantemente l'intero comparto insieme alla scarsità di personale.
Tra le regioni che più di altre hanno puntato sull’ospitalità open air c’è il Veneto dove tra lago di Garda e costa l’estate 2022 viene considerata da incorniciare con previsioni positive fino a ottobre. Cresce la permanenza media degli ospiti stranieri, con la Germania in testa.