Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il mercato del travel si sta riprendendo, ma non è tutto oro quello che luccica. I ricavi stanno arrivando, ma il problema sono diventate le modalità di lavoro. "C'è frenesia, anche sul segmento gruppi - afferma Paola Frigerio (nella foto), direttore direttore leisure, marketing e network Frigerio Viaggi -, ma in senso non positivo. Le tempistiche che vengono richieste non sono quelle corrette di questo mestiere. Un lavoro deve trovare un suo equilibrio".
Insomma, prosegue, "questo effetto rebound non fa bene al settore. Diventa solo sopravvivenza, una corsa a 'sparare' fuori i preventivi". Quello che manca, aggiunge Frigerio, è "il tempo per analizzare i bisogni, trovare la 'chicca' per il cliente. Spero che l'effetto rimbalzo si tranquillizzi e si torni presto a comunicare in maniera normale".
La questione dei prezzi
A rendere tesa la situazione è anche l'impennata dei prezzi, ormai ben diversi da quelli del 2019, ovvero ciò di cui si ricordano i clienti. "Di fronte a certi preventivi alcuni pensano che dobbiamo 'rifarci' di due anni di stop, è difficile far capire che tutto è aumentato".
C'è però una parte di clientela che mostra una rinnovata fiducia nell'agente di viaggi. "Siamo tornati alle persone che entrano in agenzia, ci dicono il budget e si fidano della nostra scelta".