Vendite in agenzia:la sorpresa di settembre

È soprattutto il caro-prezzi a trasformare la domanda in adv. Che mai come quest’anno si sta orientando sui mesi di spalla, più abbordabili per il pricing.

“Non era mai accaduto prima: il 30% delle vendite effettuate nel mese di luglio - sottolinea Antimo Russo, direttore network Bluvacanze – ha rappresentato partenze di bassa stagione. Il cliente sta andando in agenzia ma, quando scopre che non ha il budget per affrontare il pricing di agosto, sceglie di viaggiare a settembre e ottobre”.  

Non nasconde di guardare con fiducia al “recupero” dei periodi di spalla Sergio Testi, direttore generale Gruppo Gattinoni: “Le stagionalità sicuramente si sono modificate in maniera evidente nel corso degli ultimi anni e ritengo che anche quest’anno il mese di settembre avrà un peso importante nel panorama estivo sia per le condizioni climatiche, sia anche per il prezzo”.  

Che il mese della riapertura delle scuole cresca più di agosto lo conferma del resto anche Adriano Apicella, amministratore delegato Welcome Travel Group: “Se da una parte il caro prezzi sta in alcuni casi accorciando la vacanza o spingendo il passaggio da Regioni più care a quelle con un pricing più contenuto, dall’altra sta anche incrementando le vendite di settembre, che quest’anno fa il 30% di volumi in più rispetto al 2019”.  

Ma sono anche i tour operator a parlare di un trend che sembra premiare di più i periodi alternativi all’altissima stagione: “A giugno e nelle prime due settimane di luglio siamo andati in stop sales diverse volte e il trend - indica Luca Battifora, managing director BHTM-Gastaldi Holidays - sembra confermarsi lo stesso per settembre”.  

Vendite spostate in avanti anche per Ota Viaggi: “Abbiamo prenotazioni anche per la prima decade di ottobre” dice il direttore vendite, Massimo Diana.

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