Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una potenza di fuoco di 2mila 606 agenzie di viaggi, capaci di generare nell’ultimo anno finanziario un volume d’affari di 1,6 miliardi di euro sul fronte dei fornitori leisure contrattualizzati, ai quali si sommano i 439 milioni provenienti dai vettori: Welcome Travel Group arriva al giro di boa di fine anno condividendo con i partner storici un pre consuntivo positivo quanto a volume d’affari e numero di affiliati.
Durante il tradizionale evento organizzato a Milano all’insegna di ‘Sinergy in action’, l’amministratore delegato del gruppo, Adriano Apicella, parte dall’analisi del mercato italiano per delineare le sfide che attendono il gruppo e le strategie future. “Per comprendere dove indirizzare gli investimenti, è necessario analizzare il mercato andando oltre la numerica dei punti vendita. In generale, le agenzie aperte e operative nel segmento leisure sono 7mila 705, con un volume d’affari complessivo pari a 5,2 miliardi di euro di cui il 47% generato dai t.o., il, 31% da viaggi in organizzazione propria e dai servizi singoli e il 22%dalle crociere. Altri due dati particolarmente rilevanti sono il volume procurato dal Bsp , pari a 4 miliardi 400 mila euro da novembre 2023 a ottobre 2024, in crescita dell’1,9% sull’anno precedente, e la media di addetti alla vendita in agenzia, che si attesta su 2,6 persone a punto vendita. Un dato quest’ultimo, che necessita un’attenta riflessione, in quanto è reale la difficoltà operativa e la scarsità di tempo a disposizione dei singoli agenti di viaggi. Proprio in quest’ottica il network deve sostenere gli affiliati fornendo una serie di strumenti per lavorare meglio”.
In questo quadro, i dati presentati da Welcome Travel Group assumono una rilevanza particolare: “Nell’ultimo anno abbiamo aggiunto 230 nuovi affiliati e registrato solo 34 uscite, un record che conferma come il turnover si sia ridotto e il network definitivamente assestato – aggiunge il direttore network Wtg Dante Colitta -. L’obiettivo per il 2025 è quello di passare da una crescita meramente numerica a una crescita qualitativa, rafforzando il dialogo con la rete, favorendo una maggiore diffusione dei servizi e affiancando i punti vendita in un necessario cambio di passo. E’ quindi alla nostra portata un incremento di fatturato medio di 30mila-35mila euro a punto vendita affiliato, da realizzare con i fornitori contrattualizzati. Per raggiungere l’obiettivo, dovremo sostenere gli agenti tramite un più incisivo orientamento alle vendite, che passa anche dal rafforzamento della relazione con i nostri partner commerciali”.
A Elisabetta Palai, responsabile commerciale leisure, il compito di entrare nel merito dell’andamento dell’ultimo anno. “Il fatturato di 1,6 miliardi segna un incremento del 7% sull’anno precedente ed è lo specchio di un’annata a due velocità, con un periodo novembre-aprile in incremento del 12% e un maggio – ottobre più lento, cresciuto del 5%. Da sottolineare anche come a marzo 2024, il 60% dei volumi totali dell’anno fosse già in casa”.
In dettaglio, mentre il tailor made spicca per la buona performance (+15%), il Mare Italia, con un +1%, indica una fase di stallo. “Soprattutto il prodotto generalista Mare Italia non ha funzionato, mentre le crociere hanno messo a segno un +6% e il prodotto charter un +4%”.
Un ultimo dettaglio relativo alle destinazioni più richieste: l’Egitto rimane al top della classifica, anche se perde il 22% dei volumi di fatturato e il 15% dei passeggeri. Seguono le Maldive, in positivo sia quanto a volumi (+17%), sia quanto a passeggeri (+19%) e il Mare Italia (+1% nei volumi e flessione di un punto percentuale quanto a passeggeri). Exploit del Giappone, con passeggeri in crescita del 60%, e di Kenya e Tanzania a +30%.
“Un’anteprima sui volumi del leisure per il prossimo anno indica un incremento del 20% sul fronte tour operating e dell’11% su quello delle crociere, con volumi pari a 370 milioni di euro già in casa. Niente di nuovo nemmeno per quanto riguarda le mete più gettonate, con la classifica guidata da Maldive, Egitto, Stati Uniti e Giappone”.