Il nuovo piano
targato Fs:
100 miliardi
di investimenti

Non privatizzeremo le Ferrovie dello Stato, una società che ha 120 anni e che è un pezzo di storia di questo Paese. Stiamo però ragionando col Governo su come cercare di gravare meno sul pubblico e l’idea potrebbe essere il modello Rab ovvero scorporare mantenendo il controllo, ma aprendo a capitali privati”. Chiude così la presentazione del piano strategico quinquennale 2025-29 di Ferrovie dello Stato, Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato del Gruppo Fs.

Un piano da 100 miliardi di euro di investimenti, che punta a migliorare il servizio in Italia e consolidare la posizione di leader mobility in Europa. Del Gruppo Fs, oltre a treni e bus e rete ferroviaria, fa parte anche Anas, nonché le società di Av in Spagna e Francia e quelle regionali di Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi.

“Siamo un’eccellenza e dobbiamo continuare a crescere in sicurezza, nella qualità del nostro personale e nel servizio, per non perdere le sfide future”, ha aggiunto.

Dei 100 miliardi che saranno investiti fino al 2029 18 verranno dal Pnrr e saranno ripartiti quasi al 50% tra manutenzione e qualità dell’attuale rete e sviluppo di nuove linee e infrastrutture. In 5 anni prevista anche la crescita del 30% dei ricavi, che passeranno dai 14,8 miliardi di euro del 2023 ai 20 miliardi del 2029, pur con le tariffe più basse d’Europa. Anche il risultato netto dovrebbe tornare positivo dopo anni di passivo, raggiungendo i 500 milioni.

“Il turismo è la prima industria di questo Paese e noi ne rappresentiamo un pezzo importante e continueremo ad investirci”, ha chiuso il presidente Tommaso Tanzilli.

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