Retroscena: Ita Airways
e l’incontro milanese
con l’industria del turismo

Nulla di segreto, ma l’impressione che si voglia procedere con attenzione e diplomazia. L’incontro svoltosi a Milano tra il ceo di Ita Airways Joerg Eberhart e alcune delle imprese di mercato (tutti buoni clienti del vettore) sembrerebbe essersi chiuso con una certa soddisfazione da entrambe le parti.

Secondo alcune fonti autorevoli il nuovo ceo della linea aerea ha mostrato disponibilità al dialogo, un italiano sciolto e una certa dose politica. Questo perché, di fronte al tema antico delle commissioni, ha sorriso in prima battuta per poi abilmente scivolare via. Se ne riparlerà di sicuro prossimamente, perché alcuni network presenti all’incontro sono in attesa di segnali. E sono forti di un pacchetto biglietteria che meriterà sicuramente attenzione.

Segnali sparsi a piene mani dall’ex manager di Air Dolomiti, che con l’occasione ha confermato l’intenzione del nuovo management di mantenere per Ita “una fisionomia italiana”, intenzione ribadita anche perché Eberhart è giunto a Milano in compagnia di Emiliana Limosani, cco della compagnia, manager con ottime relazioni con tutto il mondo imprenditoriale del turismo.

Il ruolo di Fiumicino

Tra le altre discussioni va senza dubbio segnalata l’intenzione di puntare forte su Roma Fiumicino, hub del Sud Europa dal grande potenziale. Eberhart ha inoltre spiegato che Ita potrebbe crescere ulteriormente sui collegamenti a lungo raggio (più probabile con decollo da Fiumicino) e sta valutando con attenzione l’incremento dei voli domestici, con un occhio di riguardo verso le isole. Un tema di lunga data che in primavera si riapre sempre, perché gli operatori lamentano mancanza di posti verso la Sardegna.

In buona sostanza un incontro che ha lasciato alle imprese la speranza di avere a disposizione un partner aereo capace di ascoltare. Alcuni dei presenti uscendo dalla stanza hanno espresso la certezza che Ita Airways strategicamente valga molto e per questo Lufthansa (socio forte) pare non avere l’intenzione di ripetere le strategie adottate in passato con Swiss e Austrian. Ma siamo solo all’inizio del ciclo Eberhart.

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