Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un po’ ci mancava. Negli ultimi tempi il ceo di Ryanair Michael O’Leary aveva lasciato a bocca asciutta tutti quelli (giornalisti in testa) che confidavano in lui per le uscite ad effetto sempre utili per riempire pagine di giornali e spazi in home page del sito Internet. Recentemente, poi, le sue sortite si erano concentrate sulle battaglie (poi vinte) con le ota oppure nelle diatribe con la Boeing per i continui ritardi nelle consegne degli aerei che puntualmente mandavano a monte i piani di crescita della low cost.
Il colpo di scena
Bisognava solo attendere, evidentemente, e con la chiusura dell’estate puntuale è arrivata la nuova ‘rivelazione’: nonostante le battaglie con le ota, nonostante i propositi di restare concentrati sul core business del solo volo, Michael O’Leary sta iniziando a pensare a una marcia indietro. Anche se in passato una scelta simile aveva avuto vita brevissima: ed ecco che Ryanair potrebbe (ri)affacciarsi nell’arena dei pacchetti vacanza. Proprio come le grandi rivali easyJet e Jet2.com.
Le motivazioni
La ‘rivelazione’ è arrivata dalle colonne del Telegraph e ha spiazzato non poco il mercato. Anche perché il ceo ha contestualmente ammesso che la scelta della concorrenza quest’anno in particolare sembra essersi rivelata particolarmente azzeccata, complice un contesto economico che ha spinto il pubblico a cercare soluzioni tutto compreso. Non che Ryanair ne sia uscita danneggiata, visto il diverso orientamento del business. Ma la nuova onda deve essere presa in considerazione, visto che gli obiettivi di crescita nell’offerta di posti sono molto ambiziosi (200 milioni di pax annui entro breve...).
Chiaramente una simile prospettiva considerando la potenza di fuoco della compagnia non può che spaventare i rivali, ma al momento O’Leary non fornisce tempistiche certe e i competitor possono ancora respirare. Forse più a lungo di quanto non si potesse temere. Il top manager infatti ha atteso la fine dell’intervista per la seconda uscita a effetto: ne riparleremo quando avremo tutti e 350 i nuovi aerei in flotta. Michael O’Leary è tornato.