Compagnie aeree in cerca di aiuti

Spiragli di riaperture, flessione dei contagi e tanta fiducia sembrano non bastare al trasporto aereo mondiale. Compagnie aeree in crisi, con traffico ridotto al 3-4% per voli di rientro e poco altro.  

Al momento proviamo a concentrarci su alcuni vettori guida del mercato europeo.  

L’annuncio di ieri di Alex Cruz, ceo di British Airways, ha scosso il mercato. Per Cruz l’attuale situazione e la crisi finanziaria potrebbe costringere il vettore ha licenziare 12mila persone.

Notizia arrivata poche ore dopo il piano di aiuti da 7 miliardi di euro per Air France. Aiuti erogati dal Governo di Parigi che pare aver chiesto una riduzione degli esuberi previsti.  

Chi invece non ha ancora preso una decisione definitiva è Lufthansa. La strada appare segnata con un intervento statale di 9 miliardi a sostegno del colosso,  che sta valutando anche la riduzione della flotta.  In cambio il Governo di Angela Merkel avrebbe un ruolo nel consiglio del vettore con possibilità di veto su alcune decisioni. Su quest’ultimo punto sono ancora in corso trattative.

Ma non restano molte alternative.

Ps: In questo articolo non commentiamo la situazione di Alitalia tra bad e new company, ma lo faremo nei prossimi giorni con un lungo approfondimento.  Anche pensare oggi a una flotta di 90 aerei appare eccessivo. Il mercato guiderà l’ennesima nuova Alitalia condizionando le scelte del parco macchine. Perché i Governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni (anche di più) non ci sono riusciti.

Twitter@removangelista

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