Il commento del direttore
Remo Vangelista
Venti anni di Neos. Compagnia che dimostra come sia ancora possibile fare trasporto aereo in Italia. Proprio in queste settimane in cui abbiamo raccontato proprio su TTG le difficoltà di Blue Panorama prima e di Ego dopo.
Anniversario importante (rimarcato dalla società sui social) per un vettore che non si è limitato a svolgere il suo mandato nell'area charter, perché negli anni ha saputo cambiare pelle diventando una linea aerea in grado di fare un lavoro di primo piano anche nei collegamenti di linea.
La divisione del gruppo Alpitour, grazie alla guida sapiente di Carlo Stradiotti, è riuscita a scavalcare due anni impossibili segnati dalla pandemia Covid. Perché non è stato semplice resistere quando tutto il mondo era chiuso, con i contratti dei leasing degli aerei che restavano comunque sul tavolo.
Neos in quella fase è stata capace di reiventarsi anche sul lato cargo per dare comunque carburante ai suoi aerei.
Gli aiuti di Stato richiesti a gran voce da tutto il settore sono arrivati, ma non sufficienti a ripianare 2 anni con il fiato in gola. Basterebbe chiedere a Stradiotti informazioni su quanto è stato difficile mantenere un certo numero di aeromobili fuori dagli hangar, mentre fuori piovevano cancellazioni.
Ora, con le prime riaperture governative, Neos ha iniziato a ricollegare destinazioni in grado di generare traffico leisure e attende l'estate per dimenticare in fretta 2 anni vissuti sulle barricate. Venti anni per dimostrare che anche in Italia l'industria del trasporto aereo può ancora giocare un ruolo.