Aeroporti italiani, la capacità degli scali sotto esame dell’Enac per ridurre i disservizi

“Se l’aumento del traffico e della richiesta di voli va a inficiare sulla qualità dei servizi offerti ai passeggeri, l’Enac interverrà nel definire la concreta capacità infrastrutturale degli scali per garantire, al meglio, la qualità dei servizi aeroportuali a tutela dei diritti dei passeggeri, con particolare attenzione ai Prm”. Così Alessio Quaranta, direttore generale dell’Enac nel corso della riunione che si è svolta nella sede dell’Ente nazionale di aviazione civile per l’esame congiunto della capacità aeroportuale degli scali italiani.

Obiettivo quello di programmare le prossime stagioni di traffico, riducendo al minimo i possibili disservizi legati all’aumento del traffico aereo, come spiegato dal presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, che ha presieduto la riunione: “L’incontro di oggi è stato indetto con l’obiettivo di prevenire sin da ora possibili disagi nelle prossime stagioni di traffico, intervenendo sui parametri della capacità aeroportuale. Abbiamo avviato un’analisi con tutti i soggetti coinvolti per valutare la necessità di una redistribuzione del traffico per fasce orarie, evitando orari di picco dove, oggi, si registrano i maggiori disservizi. Condivisa anche la policy che tende a valorizzare le infrastrutture aeroportuali minori”.

Dall’analisi delle programmazioni già definite, la prossima stagione invernale 2024/2025 non presenta particolari problemi, mentre per la summer 2025 l’Enac provvederà a verificare la capacità operativa e infrastrutturale per gli scali più congestionati di Bergamo, Venezia, Bologna, Napoli, Catania e Palermo.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanze di Assoclearance, Enav, Assaeroporti, Aeroporti 2030, Adr, Swissport, Ita Airways e Save.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana