Il commento del direttore
Remo Vangelista
Uno o due nuovi Dreamliner entro fine anno. Non oltre crescerà la flotta di 52 veicoli di Air Europa, causa tempi di consegna ancora troppo lunghi rispetto all’ottimo andamento della domanda long haul, cui oggi si aggiunge la concreta speranza di completare la fusione col Gruppo Iag dato il via libera di Bruxelles all’analoga operazione Ita Airways-Lufthansa.
“Se saremo fortunati avremo anche qualche Boeing Max - osserva Renato Scaffidi, country manager Italia di Air Europa - ma con le incertezze di produzione diventa difficile pianificare un ampliamento del nostro network. Resta in programma Santiago del Cile, mentre destinazioni ad alto potenziale, come il Paraguay, non risultano ancora sufficientemente promosse a livello istituzionale. Con l’arrivo dei nuovi veicoli, la prima esigenza sarà quella d’implementare la rotazione di flotta”.
Grazie a un +7% di posti sul lungo raggio nel 2024 (pari all’80% del venduto e a una capacità di mille200 seat giornalieri dall’Italia), la compagnia è certa di avere ulteriori margini di miglioramento sulla programmazione attuale, forte in particolare di un load factor di oltre il 90% sui voli italiani (secondo mercato assoluto dopo quello spagnolo) e della spinta etnica apportata dallo scalo di Santiago de los Caballeros nella Repubblica Dominicana, così come da Lima e L’Avana.