Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ammontano a 129 le compagnie aeree incluse nella nuova black list stilata dall’Easa, l’Agenzia europea per la sicurezza in volo, e che definisce quali vettori non possono volare sugli aeroporti che fanno parte dell’Unione europea. Due le principali novità nell’ultimo elenco: il divieto è infatti arrivato per Air Tanzania, che pur non volando in Europa aveva fatto domanda per attivare qualche collegamento. Fine del divieto invece per Pakistan International Airlines, che così potrà riprendere i collegamenti precedentemente sospesi.
Dei 129 vettori che fanno parte della black list attualmente 100 operano su 15 Paesi: Afghanistan, Angola, Armenia, Congo, Repubblica Democratica Congo, Djibouti, Guinea Equatoriale, Eritrea, Kyrgyzstan, Liberia, Libia, Nepal, São Tomé e Príncipe, Sierra Leone e Sudan. Per loro lo stop è stato definito per inadeguata sorveglianza della sicurezza da parte delle rispettive autorità dell’aviazione.
Per le restanti compagnie, 22 della Russia più Air Tanzania, Air Zimbabwe, Avior Airlines (Venezuela), Blue Wing Airlines (Suriname), Iran Aseman Airlines, Fly Baghdad e Iraqi Airways, si tratta invece di gravi carenze sul fronte della sicurezza.