Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ricucire i rapporti con i lavoratori, dopo sette settimane di sciopero, è la priorità numero uno per Boeing, che ha dunque deciso di pagare le giornate perse per lo sciopero. “Durante l’interruzione del lavoro abbiamo chiesto a molti di voi di prendere una pausa per sostenere i nostri sforzi di salvaguardare la liquidità” ha dichiarato l’a.d. di Boeing Kelly Ortberg in una nota ai lavoratori.
Ortberg aveva già lanciato altri appelli, come quello alla vigilia del voto per l’ipotesi di accordo: “È tempo - aveva detto - che tutti noi ci uniamo e ci concentriamo sulla ricostruzione dell’azienda per produrre i migliori aerei del mondo”.
Una mossa distensiva, quella di Boeing, che però - come scrive Il Sole 24 Ore - non annulla la decisione già presa sui tagli e sulle posizioni in esubero, che potrebbero essere addirittura 17mila.
Intanto, però, con l’accettazione dell’accordo salariale i lavoratori riceveranno un aumento del 38% in quattro anni e un bonus di 12mila euro ciascuno.