Napoli Capodichino:
“Dopo gli States
è ora dell’Oriente”

Consolidare quanto sinora raggiunto nell’espansione sui voli transatlantici e puntare a nuove destinazioni, guardando in particolare verso Oriente. Tutto questo, però, accompagnato un piano di ampliamento in grado di sostenere la crescita. E’ questo l’obiettivo dell’amministratore delegato della Gesac, società di gestione dell’aeroporto di Napoil, Franco Barbieri.

In un’intervista pubblicata dall’edizione odierna di Repubblica il manager spiega che “il mercato ci ha fornito un'indicazione molto chiara: Napoli è sempre più attrattiva. Chi gestisce un'azienda ha il dovere di cogliere questi segnali. E allora, mi dico, perché non proviamo a costruire questa opportunità?”.

Dopo un’estate con 4 voli giornalieri sugli Stati Uniti e una summer 2025 che prevederanno le novità del volo su Toronto e quello su Atlanta, è tempo ora di capire come sfruttare questa rampa di lancio, i cui risultati sono stati oltre le attese: “Perché non dobbiamo ragionare su collegamenti con Cina, Giappone, Thailandia, India? Le compagnie stanno prendendo in considerazione la possibilità, si potrebbe mettere in moto un meccanismo economico di enorme rilievo per Napoli”.

Da ricordare anche l’avvio delle operazioni sul Costa d’Amalfi di Salerno, che a sua volta crea ulteriori opportunità. Ma servono interventi infrastrutturali di concerto con le varie parti in causa. “Per adesso c'è solo un'idea progettuale. Quando il mio azionista, il Comune di Napoli ed Enac, vale a dire l'ente pubblico concessionario, ci avranno dato il via libera, si potrà lavorare al progetto – conclude -. Diciamo che, se il progetto dovesse partire entro la prima metà del 2025, per la fine del 2028 si dovrebbero avere i primi risultati”.

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