Il commento del direttore
Remo Vangelista
La chiusura con Lufthansa è ormai dietro l’angolo dopo l’invio alla Commissione Ue delle modifiche richieste e per il presidente di Ita Airways Antonino Turicchi è ormai tempo di bilanci per questo 2024, ma anche per il lavoro svolto per raggiungere questo traguardo. E dal cilindro tira fuori numeri nel complesso inattesi alla vigilia: dai tre miliardi di fatturato a un Ebit che dovrebbe chiudersi in positivo, il tutto con 325 milioni di investimenti e una cassa attualmente da 550 milioni.
Nuovi orizzonti
“Abbiamo dimostrato di essere nei fatti un’azienda competitiva – spiega in un’intervista pubblicata oggi da Il Messaggero -. In molti scommettevano sul fatto che l’azienda, alla luce della lunga trattativa, delle richieste di Bruxelles, della complessità dell’operazione, non avesse la capacità di ottenere i risultati che abbiamo realizzato”. Ora si aprono nuovi orizzonti, con il primo obiettivo il closing a gennaio per fare poi partire le prime importanti sinergie per una compagnia che a questo punto potrebbe ulteriormente crescere rispetto ai numeri attuali (cento aerei e 5mila dipendenti): “Se il trend del mercato, come crediamo, sarà ancora positivo, potremo valutare nuove assunzioni”.
La carta Star Alliance
E tra le prime sinergie che Turicchi mette nel mirino c’è l’ingresso in Star Alliance “in cui avremo tra i partner, oltre a Lufthansa, anche vettori nordamericani quali United e Air Canada. A quel punto gli organici potranno aumentare rivedendo il piano industriale al rialzo se la crescita del mercato che auspichiamo per il 2025 si dovesse effettivamente realizzare”.