Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il 2018 sarà un anno di grandi cambiamenti strutturali per l’industria dei viaggi organizzati, soprattutto da un punto di vista burocratico e legislativo. “Si parte a marzo con la certificazione Psi Dss sull’accettazione delle carte di credito nelle agenzie di viaggi e la nuova reso Iata 812 in sostituzione della reso Iata 890”, ricorda Adriano Apicella, a.d. di Welcome Travel (nella foto). Da non dimenticare, inoltre, per tutte le adv, l’obbligatorietà di adesione a un Fondo di Garanzia “ormai richiesto in tutte le regioni”.
La vera rivoluzione, però, è attesa per luglio, quando “l’entrata in vigore della nuova normativa sui pacchetti viaggio impatterà sui profili di responsabilità dell’organizzatore e la tutela del consumatore”. Il Governo italiano non si è ancora espresso su come intende recepire la direttiva, lasciando il settore del turismo organizzato a interrogarsi su una serie di nodi fondamentali.
Uno degli aspetti su cui c’è grande attesa riguarda le cancellazioni, “un tema con il quale nel nostro comparto dovremo fare i conti”, commenta Massimo Caravita, presidente di Marsupio Group. “Vediamo se la nuova direttiva cambierà qualcosa: l’Europa dice che la normativa dà la possibilità di applicare penali certe, ma che devono essere proporzionate. Il Governo italiano sulla questione non ha ancora detto nulla e c’è da capire che tipo di atteggiamento deciderà di avere il comparto dei tour operator”.
Secondo Andrea Pesenti, direttore commerciale di Seanet, “è probabile che qualcosa cambierà, ma molte delle garanzie richieste sono già operative e fanno parte del lavoro normale di un agente coscienzioso. Inoltre il Fondo di Garanzia copre già molti rischi per i clienti”. Il mondo del turismo, sintetizza il manager, “dovrà trovare un’unione perché su certi argomenti dobbiamo ragionare insieme”.