Il commento del direttore
Remo Vangelista
È un affare per chi ha risorse per rendersi visibile tra i milioni di siti presenti su internet. Altrimenti rischia di trasformarsi in una vetrina fine a se stessa. I siti web delle agenzie di viaggi potrebbero diventare uno strumento per attirare clientela ma bisogna essere capaci a ritagliarsi una certa visibilità. Sono necessari tempo e risorse, tutti fattori di cui pochi soggetti al momento dispongono. Nonostante questo, qualche pratica gli agenti riescono comunque a concluderla dopo un primo approccio con il cliente su internet. Ma l'incidenza sul business al momento sembra decisamente limitata.
Le uniche soluzioni sembrano quelle di affidarsi a professionisti del settore e investire somme per la pubblicità sui principali motori di ricerca. "Il nostro è un sito vetrina che finora non ci ha permesso di avere molti feedback, nonostante trattiamo anche un mercato di nicchia come quello delle vacanze in barca a vela - racconta Rita La Torre, cotitolare Akita Tour a Torino -. Abbiamo comunque deciso di investire sul web perché rappresenta il futuro: entro pochi giorni lanceremo il nuovo sito, che avrà diverse release e aggiornamenti per essere più visibile sui motori di ricerca".
Lo stesso discorso vale anche per l'adv Maryland di Verona: "Stiamo ragionando per cercare di migliorare la nostra presenza su internet - dice Maria Ferrena, una delle titolari -. Abbiamo intenzione di cominciare la vendita online, soprattutto per voli e alberghi".
Paolo Bastianelli, responsabile Andare Oltre a Perugia, crede nell'importanza del web ma non è del tutto soddisfatto dal ritorno che ha avuto finora: "Il nostro sito ha ormai 5-6 anni; dal 2009 ne abbiamo creati altri due su India e Toscana, prodotti che spingiamo molto. Il riscontro però è davvero minimo, avremmo bisogno di più soldi per essere visibili". È la stessa esperienza vissuta anche dalla romana Maria Laura De Angelis, titolare Convenia Turismo: "Ho stipulato un contratto con Pagine Gialle e uno con Google per essere messa in evidenza, però i grandi portali riescono sempre a rubare spazio. Il web è una gran bella vetrina ma non porta molta clientela in più".
Carlo Polizzi, direttore Quattrocchi Viaggi a Catania, ha trovato un sistema per farsi conoscere in rete: "Riusciamo ad attirare più gente con Facebook che con il nostro sito. I social network offrono maggiore visibilità, anche nei confronti delle persone del territorio: funzionano come il più classico dei passaparola". Critici sull'importanza di essere presenti su internet gli agenti Rodolfo Baglini, titolare Semar Viaggi a Lecce, e i fiorentini Giancarlo Falcini e Anna Maria Formicola, titolari Yarimada Travel: "Sono davvero pochi i clienti che entrano in agenzia dopo aver consultato la rete. La gente preferisce il contatto diretto dall'inizio alla fine, addirittura qualcuno sta tornando dopo essersi 'scottato' sul web".
Dal web design ai viaggi
"A volte mi capita di ricevere in un weekend 150-200 mail di contatto e di non avere il tempo per rispondere a tutte". Marina D'Urso, titolare Sole Mania a Milano, è riuscita a sfruttare le potenzialità del web e dare visibilità al sito della propria agenzia. "Arrivo da un passato come web designer e conosco il sistema per farlo comparire ai primi posti dei principali motori di ricerca - spiega -. Non ho fatto investimenti particolari, se non con Pagine Gialle. Realizzo tutto io, dalla grafica agli aggiornamenti".
Ma qual è il segreto? "L'importante è fare attenzione ai tag da inserire, cioè alle parole chiave che si associano alle diverse pagine del sito: sono questi che ti consentono di scalare posizioni su Google". Il sito dell'agente compare tra i primi posti nei motori di ricerca quando si va a digitare "agenzia viaggi Milano" e questo consente di ottenere numerosi contatti. "Non è facile stare dietro a tutti - conclude D'Urso -: ci vuole tempo per tenere le relazioni e formulare i preventivi che vengono richiesti".
Pubblicato il 14/06/2010