Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il trend è generale e condiviso da tutti i network, nessuno escluso. I vacanzieri prenotano sotto data. E così l’anticipo del booking, che era sempre stato uno dei capisaldi della corretta gestione aziendale, va ora ricostruito da capo. Ma come invertire la rotta viste le tante incertezze legate al caro bollette e alle vicende geopolitiche? E quanto durerà questa propensione generalizzata al last minute? “Ritengo che dovremo convivere con questo trend ancora per un po’ di tempo, ma nel medio termine - sostiene Dante Colitta, direttore commerciale e marketing di Welcome Travel Group - dovremo essere in grado di ripristinare un advance booking accettabile. Sarà fondamentale anche un’azione congiunta dei fornitori da una parte, affinché attuino politiche e incentivazioni importanti in questo senso, e dall’altra delle agenzie, che dovranno adottare politiche di comunicazione mirate su questo tema”.
È convinto che sarà fondamentale abbandonare le vecchie logiche finora adottate Massimo Segato, responsabile Uvet Travel System: “La clientela non è ancora pronta a impegnarsi per qualcosa che è lontano nel tempo, purtroppo è rimasta comprensibilmente scottata dalla trappola dei voucher e non vuole finirci di nuovo dentro. Inoltre il sistema delle penali di annullamento fa parte della preistoria, dobbiamo cambiare prospettiva per assecondare una domanda che è cambiata”. Lascia intendere che non mancheranno incentivi ulteriori per sostenere le vendite estive Sergio Testi (nella foto), direttore generale del Gruppo Gattinoni: “Non si riscontrano specifiche campagne di advance, oltre a quelle previste da catalogo. Ma sicuramente, vivendo una stagionalità con vendite concentrate sotto data, assisteremo a promozioni last minute”. A.D.A.