Il commento del direttore
Remo Vangelista
È la storia dell’estate nel Mediterraneo quella che racconta la Grecia. Un’estate che sarà caratterizzata da flussi sostenuti, da una domanda che guarda un po’ di più verso l’up level e da prezzi in rialzo, come in tutta Europa. Un’estate che non avrà vincitori né vinti fra le destinazioni dell’area, tutte accomunate dalle stesse dinamiche.
Alexandros Vassilikos, presidente della Hellenic Chamber of Hotels (HCH) e presidente dell’internazionale Hotrec, racconta in un’intervista a TTG Italia come sarà l’alta stagione negli hotel e quali sono le aspettative del Paese. Che sembra tenere, malgrado tutto.
“La cosa principale, e la più importate, è che le persone continuino a voler viaggiare. Lo sottolineo, visto che il rimbalzo del turismo dopo due anni di stop e dopo l’inizio del conflitto in Europa non era una garanzia”.
La volontà di viaggiare fa il paio con un andamento sostenuto delle prenotazioni negli hotel del Paese. “Le prenotazioni per il 2023 stanno mostrando una buona dinamica - dice Vassilikos - e sono in linea con lo scorso anno, anche se bisogna tenere conto che le circostanze attuali sono diverse rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo, infatti, avevamo ancora alcune difficoltà a causa della pandemia. Quest'anno ci troviamo in una situazione molto positiva e per la Grecia le prospettive per il 2023 sono già superiori al 2022”. Fra i mercati, l’Europa con Italia, Francia e Gran Bretagna la fa da padrone, ma anche la Grecia registra un aumento d’interesse da parte del turismo statunitense.
I prezzi in crescita
Anche il Paese non è esente dal rincaro delle tariffe degli hotel: “I prezzi di vendita riflettono i costi delle operazioni e questi sono stati influenzati da molti fattori, tra cui una guerra nel nostro continente, l'inflazione che ha colpito il nostro business inducendo l'aumento dei costi di energia, cibo e bevande e gli affitti. Inoltre i tassi di interesse sono aumentati in modo significativo così come il costo del lavoro” dice il presidente. Ma gli aumenti non danneggeranno la competitività: “In tutta Europa hotel e ristoranti stanno affrontando aumenti in quasi tutte le categorie di spesa. Pertanto non ci sono vincitori e vinti significativi in termini di destinazioni”.
Cambia la domanda
Il turismo di lusso sembra essere il nuovo key player dell’estate ellenica. “Il passaggio a turismo di alto livello è significativo - spiega Vassilikos -. Personalmente ritengo che ci troviamo ancora in un ambiente in divenire e che sia troppo presto per trarre conclusioni a lungo termine sul comportamento dei consumatori”. Cambiano però le richieste: “Le persone vogliono viaggiare in modo più sostenibile, più efficiente e le categorie tradizionali come i viaggi d’affari o i viaggi leisure non sono più così definite. Ciò significa che dobbiamo puntare su una moltitudine di mercati diversificati e ‘misti’, che saranno in crescita nei prossimi anni”.
Per affrontare le richieste dei nuovi clienti, non solo nella dimensione lusso, il presidente sottolinea come sia necessaria un’evoluzione del sistema di accoglienza greco. “Gli investimenti in sostenibilità, tecnologia, transizione, accessibilità e miglioramento delle competenze, con la riqualificazione di tutte le professionalità impiegate nella catena dell’ospitalità, sono cruciali in tutte le categorie degli hotel, da una a cinque stelle” dice.
Il problema personale
Sulla qualificazione degli addetti e sulla mancanza di personale si concentrano le attenzioni di Vassilikos, perché neppure la Grecia è immune dal problema. “L’ospitalità è un’attività fragile, è sempre esposta a criticità. Non dimentichiamoci che a febbraio 2020 eravamo ancora alla vigilia della stagione turistica da record - dice -. Anche la Grecia sta affrontando la stessa carenza di personale che affligge il resto del mondo del turismo europeo; stiamo lavorando col Governo per ridurre l’impatto di questo fenomeno sul settore dell’ospitalità”.
Cristina Peroglio