Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arrivano le prime risposte dei gds alla mossa di Lufthansa.
Il primo a prendere carta e penna per contrattaccare è Amadeus, che in una nota sottolinea come il suo ruolo sia “quello di rispondere all’industria dei viaggi e al viaggiatore con coerenza, trasparenza e ampia varietà di scelta su tutti i canali a disposizione della filiera, collegando, integrando e rendendo prenotabili i contenuti di viaggio. Il Gruppo Lufthansa ha scelto di andare in una direzione diversa”.
Non va tanto per il sottile, il gds, e risponde colpo su colpo. Lh, secondo Amadeus, introduce “oneri per i biglietti acquistati che penalizzano le agenzie di viaggi e – conseguentemente – anche gli utenti che scelgono di utilizzare il canale agenziale. Inoltre, nel caso in cui le agenzie dovessero modificare il modo in cui accedono ai contenuti Lufthansa, si determinerebbero criticità operative generate dalle diverse procedure di gestione delle prenotazioni, creando una situazione sfavorevole non solo per gli agenti di viaggi ma anche per i consumatori finali: i viaggiatori infatti, potrebbero trovarsi nella condizione di dover pagare di più per lo stesso servizio di cui beneficiano attualmente”.
Non solo, continua Amadeus, a rischio è anche la trasparenza sui costi. “Questo nuovo modello renderà più complesse le procedure di comparazione, penalizzando la trasparenza nel settore – dice la nota - che si tratti di operatori professionali o di fruitori del servizio offerto dalle agenzie”.
Amadeus conclude la sua presa di posizione assicurando “la sua più totale disponibilità a collaborare con tutti i suoi partner e clienti, al fine di garantire il miglior servizio possibile ai viaggiatori e a tutti gli operatori dell’ambito dei viaggi e del turismo”.