Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tagli non solo ai costi, ma anche alle tariffe. Per rimettere in carreggiata Alitalia, i tre commissari hanno deciso di ridurre i prezzi, come evidenziano le cifre pubblicate da Repubblica. Il quotidiano ha infatti confrontato il pricing del vettore in amministrazione straordinaria con quello dei principali competitor. Scoprendo che, per l’estate, le tariffe sono particolarmente competitive.
Lungo raggio in offerta
In particolare, sottolinea l’articolo, i prezzi più aggressivi di Alitalia sono sul lungo raggio, ovvero su quelle rotte che vengono considerate più profittevoli per i vettori e su cui si sta giocando la partita del trasporto aereo. New York, Asia e Brasile le tre direttrici individuate da Repubblica come quelle su cui Alitalia si dimostra più competitiva.
Ma il ribasso dei prezzi non riguarda solo il lungo raggio: anche le rotte all’interno dell’Europa si dimostrerebbero in grado di competere, anche in confronto alle low cost.
L’obiettivo della strategia messa in atto sarebbe duplice: da un lato conquistare clienti finali e agenzie di viaggi, recuperando l’innegabile danno di immagine che le recenti vicende finanziarie hanno creato. Dall’altro, riuscire a far durare i famosi 600 milioni del prestito ponte oltre i 6 mesi previsti, grazie all’aumento dei ricavi. Entrambi gli obiettivi, comunque, sono orientati al medesimo risultato: presentarsi nella forma migliore all’appuntamento con la vendita, prevista per i prossimi mesi.
Il fronte cinese
Ma c’è un’altra mossa che la i commissari Laghi, Paleari e Gubitosi hanno messo in campo. Ed è l’accordo con il colosso dell’ecommerce cinese Alibaba. Alitalia, riporta ancora Repubblica, aprirà infatti uno store specializzato su Alitrip, per la vendita dei suoi voli su Pechino. Un’ulteriore prova di come la strategia dei commissari non riguardi solo i tagli ai costi, ma anche il miglioramento del posizionamento di Alitalia sul mercato.