Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il tema dell’imbarco biometrico, ossia quello che prevede il riconoscimento con le informazioni biologiche, senza bisogno di boarding pass se non addirittura di documenti sembra essere la strada per il futuro.
Un futuro abbastanza prossimo, però, tanto è vero che al Reagan Washington National Airport è in fase di test la prima prova di imbarco con le impronte digitali.
Protagonista dell’esperimento Delta Air Lines, che ha lanciato per i membri del Delta Sky Miles la nuova proposta di imbarco. Gli aderenti al progetto devono anche essersi iscritti a un altro programma battezzato Clear dedicato alla sicurezza aeroportuale.
In sostanza, al posto della carta d’imbarco, i viaggiatori dovranno farsi riconoscere attraverso le impronte digitali. La fase finale dell’esperimento consentirà inoltre di utilizzare le impronte anche per spedire i bagagli. Intanto, oltre all’apparecchio, con le proprie dita si potrà di accedere anche alla lounge Delta Sky Club. Insomma, a un certo numero di passeggeri non occorrerà più alcun documento per prendere un aereo.
“Completato il test i passeggeri della nostra rete domestica potranno iniziare a sfruttare questa opportunità nel giro di qualche mese” ha detto Gil West, vicepresidente e direttore operativo di Delta su La Repubblica.
Interessati alla possibilità di procedure d’imbarco biometrico anche gli scali australiani, che hanno in progetto tutti l’introduzione di scanner facciali, dell’iride e delle impronte digitali che consentiranno di rinunciare al passaporto cartaceo ed elettronico. C. P.