Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono pochi gruppi, ma detengono buona parte delle quote di mercato dei cieli europei. Lufthansa, e con lei Austrian, Swiss, Eurowings e Brussels, che a Lh fanno capo; International Airlines Group, che raduna British, Iberia, Vueling e Aer Lingus; e Air France-Klm. Una manciata di big player, che hanno saputo metter via un 2017 in positivo sul fronte dei volumi e che si apprestano a portare a casa ulteriori sviluppi, grazie a nuovi investimenti in ambito low cost e new entry di recente acquisizione.
Il gruppo Lufthansa
Sul tetto d'Europa si piazza il gruppo Lufthansa, con oltre 130 milioni di pax nel 2017.
Di questi, oltre 97 milioni sono stati generati da quelle che il Gruppo Lh definisce 'network airlines', ovvero Lufthansa stessa, Austrian e Swiss, che sul 2016 hanno fatto segnare un +6,8%, a fronte di un'offerta in rialzo del 3,1%.
I restanti 32,6 milioni sono invece frutto dell'attività di Eurowings e Brussels Airlines, che archiviano la stagione a +77% per i volumi, a fronte di un +111,3% di capacità immessa sul mercato.
Le major sul podio
Il secondo posto tra le major spetta al colosso anglo-iberico Iag, che chiude lo scorso anno a quota 104 milioni 829mila pax, in crescita del 4,1% sul 2016. L'offerta posti è aumentata del 2,6%.
Nel dettaglio, la partita al rialzo più impegnativa tra i vettori del Gruppo l'ha giocata Aer Lingus, a +12 % in termini di offerta immessa sul mercato nel 2017.
Terzi sul podio, i franco olandesi di Air France-Klm, che sfiorano i 100 milioni di pax, fermandosi a 98,7 milioni, di cui 14,7 milioni generati da Transavia.
In questo scenario di competizione tra full service, si inserisce la partita di Ryanair, che tallona il Gruppo Lufthansa con 129 milioni di passeggeri movimentati.
Ispirazione low cost
E se da una parte l'arrembante low cost di Michael O'Leary rappresenta una minaccia per le major, d'altro canto il suo modello è il terreno su cui si giocherà la partita del 2018 delle big d'Europa.
Lufthansa calerà infatti anche quest'anno la carta low cost Eurowings, redditizia e molto attiva sul corto così come sul lungo raggio. Alle sue operazioni si aggiungeranno poi gli asset strategici di airberlin, acquisiti da Lufthansa di recente, che daranno ulteriore spinta al business.
Level, Niki e Joon
Le altre full service europee non staranno alla finestra, però. Iag rilancerà la sfida con Level, decollata lo scorso giugno sulle rotte leisure a lunga gittata e con gli asset di Niki (rilevata dal Gruppo airberlin, fallito lo scorso agosto), che andrà a supporto e integrazione dell'attività di Vueling.
Infine Air France potenzierà l'offerta Joon, nuovo smart carrier di impronta low cost, che punta in primo luogo ai Millennials e che ha preso il via da pochi mesi.