Il commento del direttore
Remo Vangelista
Norwegian continua a tagliare i voli sugli Stati Uniti, alimentando i dubbi sulla tenuta dei conti della compagnia. Il vettore, che ha lanciato l’attacco al corridoio nordatlantico per i voli lungo raggio low cost, pare esser pronta a ridurre gli impegni su alcuni mercati in cui la domanda si sta rivelando più latente del previsto.
Nello specifico, il vettore ridurrà gli impegni sull’Irlanda, dagli aeroporti di Shannon e Cork verso Providence, Stati Uniti, per i mesi compresi tra novembre 2018 e marzo 2019. Stando a quanto si legge sull'Irish Times, le autorità aeroportuali irlandesi stanno lavorando fianco a fianco con il vettore per evitare che il taglio agli operativi riguardi solo la prossima stagione invernale.
Ma accanto alla riduzione degli impegni sull'Irlanda, Norwegian ha deciso di sospendere per il medesimo periodo anche gli operativi da Edimburgo verso Providence: oltre alla domanda più lenta per l'arco di mesi interessato dallo stop, sembra che in questo caso abbia influito anche il peso dell'Air Passenger Duty.
L’aerolinea nel primo trimestre dell’anno ha dovuto far fronte a risultati economici meno brillanti delle attese, e nelle settimane scorse ha anche dato il via a un’operazione di collocamento privato delle azioni della società, finalizzato alla raccolta di liquidità da riversare nelle proprie casse.