Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il nome in codice è ‘95 list’ e al suo interno c’è un lungo elenco di indesiderati. Una black list a tutti gli effetti, ma questa volta non riguarda le compagnie aeree, ma direttamente i passeggeri.
L’iniziativa parte dalla Transportation Security Administration (Tsa) degli Stati Uniti, che ha deciso di mettere un freno agli eccessi dei passeggeri ai punti di controllo in aeroporto, sempre più protagonisti di azioni negative nei confronti del personale addetto ai controlli. Nella lista finiranno così tutti coloro che si renderanno responsabili di atti offensivi o di veri e propri attacchi fisici nei confronti dei dipendenti.
Al momento sembra che nella 95 list ci siano una cinquantina di passeggeri, ma sulla questione negli Stati Uniti c’è ora anche la polemica legata alla questione dei diritti civili: un’iniziativa di questo genere potrebbe limitare la libertà delle persone e alcune associazioni si stanno già muovendo in questo senso.
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