Il commento del direttore
Remo Vangelista
Proseguono le ricerche del relitto del Boeing 737-800 della Lion Air che ieri è precipitato in mare un quarto d’ora dopo il decollo, provocando 189 vittime.
Fitto il mistero sulle cause che hanno determinato l’inabissamento del velivolo, in servizio da meno di tre mesi (tra l’altro si tratta del primo incidente per il modello della Boeing, uno dei più richiesti dalle compagnie a livello mondiale).
I primi punti fermi delle indagini in corso sono quelli legati al problema tecnico segnalato dai piloti la sera prima durante il volo verso Giacarta. Ancora sconosciuta l’entità dell’anomalia, che i controlli sembravano avere risolto. Altro elemento la richiesta dei piloti di tornare indietro dopo alcuni minuti e, a seguire, una fase di discesa e risalita della quota prima dello schianto.
Solo dubbi e incognite, quindi, al momento: elementi che solo il ritrovamento della scatola nera potrebbero essere in grado di chiarire per determinare le reali cause dell’incidente.