Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prima fase, tagliare. Seconda, rilanciare. Il piano di Delta per Alitalia, secondo le indiscrezioni arrivate nelle scorse ore, prenderebbe le mosse da una cura dimagrante per aumentare la competitività della compagnia aerea.
I tagli colpirebbero in maniera trasversale aerei, rotte e personale. Poi, dal 2023, si tornerebbe a crescere per far decollare la nuova Alitalia. Allo stato attuale, il piano (che potrebbe ancora subire modifiche) vedrebbe la dismissione dei due A330 più vecchi e la restituzione dell’unico B777-300Er in flotta. E ancora, sarebbero accantonati i 15 Embraer E175. La risultante sarebbe una compagnia da 99 aeromobili, contro i 117 attuali.
Le rotte da tagliare
Ma il piano conterrebbe anche i dettagli sui collegamenti da sacrificare. Le intenzioni di Delta sarebbero di ridurre i voli da Napoli, Firenze e Pisa verso Fiumicino. In sostituzione, Delta penserebbe a corse dei Frecciarossa per connettere le città in questione all’hub del vettore.
Tuttavia, stando alle indiscrezioni riportate da corriere.it, la messa in campo di nuovi collegamenti ad Alta velocità richiederebbe qualche anno per l’adeguamento delle infrastrutture.
La scure colpirebbe anche i voli europei (ovvero quelli sottoposti a maggiore stressa a causa della concorrenza delle low cost). E non solo: ad essere tagliata sarebbe anche la direttrice Roma-Linate, dove la competizione con il Frecciarossa è particolarmente serrata.
Ma anche il lungo raggio sarebbe ridimensionato: tra le cancellazioni previste, la Roma-Johannesburg, lanciata ad aprile dello scorso anno. Ma in vista ci sarebbero anche tagli sul Sud America; in questo caso, il portale del quotidiano ipotizza che i sacrifici sarebbero richiesti anche per lasciare campo libero su queste direttrici ad Air France, di cui Delta è azionista. Ad essere aumentate, invece sarebbe le rotte verso gli States e sull’Est Europa.
La compagine
Novità arriverebbero anche sul fronte dei possibili partner. In base alle indiscrezioni di corriere.it, infatti, il piano sarebbe stato sottoposto alla visione di Atlantia (che pochi giorni fa aveva escluso un cambio di rotta), che a sua volta avrebbe chiesto il parere di Adr.
Agli incontri, invece, non avrebbero preso parte né Claudio Lotito (che ha presentato una manifestazione di interesse) né il gruppo Toto, uno degli altri nomi inseriti nelle scorse settimane nell’elenco dei papabili partner.