Il commento del direttore
Remo Vangelista
È una vera e propria corsa a ostacoli quella che sta facendo Norwegian quest’anno. E i piani per rimettere in ordine i conti nel più breve tempo possibile continuano a scontrarsi anche con fattori esterni che complicano ulteriormente la situazione, primo fra tutti il perdurare dello stop ai voli per i B737 Max, 18 in totale quelli nella flotta del vettore, che difficilmente potranno tornare in quota nel corso dell’estate.
La compagnia norvegese deve ora rivedere i piani sul lungo raggio dall’Irlanda e dalla mappa di Norwegian usciranno i collegamenti da Shannon e Cork, con una concentrazione delle rotte solo da Dublino. Il vettore ha iniziato già ad avvisare i passeggeri offrendo la possibilità del completo rimborso del biglietto oppure il rimborso della spesa effettuata per raggiungere lo scalo di Dublino e volare in direzione di Providence-Boston e New York.
Lo stop sarà poi esteso anche all’orario invernale: una decisione che non impatterà sui voli programmati da Cork (stagionali) ma avrà ripercussioni su Shannon, che era previsto per tutto l’anno (qui le stime parlano per lo scalo di 120mila passeggeri in meno all’anno).