Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il peso finanziario dello stop al volo dei Boeing 737 Max sta assumendo una portata sempre più ampia sui conti globali di Boeing. Secondo quanto riportato da Repubblica.it, l'azienda americana ha aggiornato le stime sull’impatto economico dovuto al blocco a terra cominciato in marzo per tutti gli aerei di questo modello.
Costi crescenti
In attesa della ripresa dei voli - ottimisticamente ipotizzata per l’ultimo trimestre del 2019 - Boeing ha segnalato oneri per 4,9 miliardi di dollari nei risultati del secondo trimestre collegati agli incidenti occorsi ai 737 Max. Sui profitti del secondo trimestre pesa inoltre un aumento dei costi pari a 1,7 miliardi legato alla produzione di un minor numero di 773 Max.
"Stiamo facendo i passi appropriati per gestire la nostra liquidità e incrementare la flessibilità dei nostri conti nel miglior modo possibile mentre affrontiamo queste sfide", ha commentato in una nota il direttore finanziario di Boeing, Greg Smith.
Le voci di spesa che pesano sul futuro
Il conteggio dei costi copre i rapporti con le compagnie ma non gli eventuali rimborsi alle famiglie delle vittime degli incidenti. Questi costi vengono stimati in una riduzione di 5,6 miliardi di dollari dei ricavi e degli utili al lordo delle imposte del trimestre. Boeing ha sottolineato infine come l’effetto del B737 Max continuerà a farsi sentire nell'arco di diversi anni e che il costo per la produzione dell’aereo è lievitato di 1,7 miliardi nel secondo trimestre dell’anno.
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