Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non è certamente uno dei periodi migliori quello che sta attraversando Ryanair. E dopo i problemi relativi al B737, i rischi della Brexit e i tagli annunciati a personale e rotte arriva ora anche la tegola della conferma per la maximulta Antitrust da poco meno di 2 milioni di euro.
I fatti risalgono al 2017, quando cioè la compagnia low cost aveva effettuato una serie di cancellazioni di voli a causa di un problema legato alle ferie dei piloti, che aveva lasciato il vettore a corto di personale. Il procedimento avviato dall’Agcm aveva portato a una ‘sentenza’ per pratica commerciale scorretta nel maggio dell’anno successivo con una sanzione da 1,85 milioni.
Successivamente la compagnia aveva presentato due distinti ricorsi al Tar del Lazio, il quale nei giorni scorsi li ha rigettati entrambi, confermando la “condotta non diligente del vettore aereo, che prima ha venduto i biglietti, senza aver correttamente verificato la possibilità di effettuare i voli corrispondenti, e poi li ha cancellati”, si legge nel provvedimento.