Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo la chiusura provvisoria di Linate, lo scalo di Malpensa sta gestendo una mole di traffico superiore del 30% rispetto a quanto registrato di norma. E anche la richiesta di ristorazione viaggia di pari passo. Lo scalo sta infatti registrando numeri da record dovuti proprio al ‘bridge’ che, fino al 27 ottobre interesserà l’aeroporto.
Punti di ristoro potenziati
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il responsabile marketing di Sea, Tomaso de Abbondi, ha sottolineato come “Da un giorno all’altro Malpensa si è trovata con, in media, il 30% di passeggeri in più”. E per gestire al meglio il gran flusso di persone, che dal 27 luglio a oggi hanno sfiorato i circa 3,3 milioni fra arrivi e partenze, per quanto riguarda i punti di ristoro sono stati potenziati personale, turni alla cassa ma anche proposte.
Le novità dei food truck
Oltre i 30 punti ristoro già operativi, aperti dalle 5 del mattino alle 22, da quest’estate si sono aggiunti otto ‘food truck’ all’insegna del servizio veloce, che si trovano in punti strategici dell’aerostazione. Il tutto per differenziare quanto più possibile la proposta, andando a coprire anche l’area prima dei controlli, quella aperta anche a visitatori e accompagnatori. La maggior parte dei punti gastronomici si trova tuttavia dopo i controlli, con piazze ad hoc dedicato a shopping e cibo. Nela zona riservata alle partenze domestiche ed europee, si trovano insegne caratteristiche come Obicà per la mozzarella, Caio per la pizza e Starbucks, il primo in un aeroporto in Italia.
Fra i clienti big spender, sicuramente i russi, seguiti dai cinesi, che come evidenziano dalla cantina Wine Cellar comprano per lo più vini italiani più conosciuti nel mondo, come Chianti, Barolo o Amarone. In generale, malgrado alcune eccezioni per qualche insegna particolarmente blasonata, “Dal punto di vista della ristorazione Malpensa è uno degli scali più economici d’Europa” chiude de Abbondi.