Il commento del direttore
Remo Vangelista
Mentre i cieli europei vedono player storici uscire di scena, c’è una compagnia che continua a macinare numeri. È Wizz Air, la low cost che negli ultimi 15 anni è cresciuta come nessun altro. E che si aspetta di chiudere il 2019 con un incremento dei passeggeri del 15%, arrivando a quota 40 milioni e ponendosi ormai come una delle principali realtà del trasporto aereo nel Vecchio Continente.
Un aumento di passeggeri che si riflette negli impegni sulla flotta, ora a 119 aeromobili, ma pronta ad arrivare a 300 con i nuovi ordini.
Anche perché la tecnologia arriva in aiuto della low cost: se fino a ieri poteva ambire al massimo a voli di durata tra le 5 e le 6 ore, gli aeromobili di ultima generazione permetteranno di aumentare il raggio di copertura fino a 7 e 8 ore.
Obiettivo lungo raggio
Tradotto in altri termini, vuol dire poter ambire a rotte storicamente appannaggio delle legacy, come i collegamenti tra Europa e India o tra Europa e Stati Uniti. Del resto Wizz Air, come riporta preferente.com, può contare su 25 basi nel Vecchio Continente, il che le consente di ampliare notevolmente il bacino di riferimento.
Il vettore si è anche messo al riparo dalle conseguenze di Brexit, creano una compagnia britannica. Dato non da poco, considerando che l’Inghilterra è il primo mercato per il vettore.