Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un crollo senza precedenti nel trasporto aereo è quello che ha segnato marzo 2020. Secondo Iata, infatti, la domanda è in caduta libera, con un -52,9% anno su anno, che riflette l’impatto delle misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus nel mondo.
“Marzo è stato un mese disastroso per l’aviazione – dice il ceo di Iata Alexandre de Juniac (nella foto) -. La domanda è tornata ai livelli del 2006, ma le nostre flotte e il nostro personale è tarato per ospitarne il doppio. Purtroppo, già vediamo che la situazione è ulteriormente peggiorata in aprile e i segnali sono di un recupero molto lento”.
Tutte le aree del mondo hanno risentito di una contrazione della domanda a doppia cifra, a partire dall’Europa, dove le compagnie hanno visto un calo del 54,3% anno su anno. Non ha fatto meglio l’area Asia-Pacifico, che ha visto il traffico di marzo in caduta del 65,5%; il Nord America ha fatto segnare un -53,7%, il Medio Oriente un -45,9%, l’Africa un -42.8% e l’America Latina un -45,9%.
“L’industria è in caduta libera – aggiunge de Juniac – e non abbiamo ancora toccato il fondo. E quanto più necessario oggi che i governi lavorino a stretto contatto con la nostra industria per preparare il futuro”.