Il commento del direttore
Remo Vangelista
La vicenda è destinata a proseguire ancora per molto tempo. Non si finirà mai di parlare di Alitalia e dei continui salvataggi. Ora, alle soglie della nascita dell’ennesima newco, il ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha reso noto che Az avrà, forse, in dote un portafoglio di 3 miliardi di euro.
Si tratta di una valutazione complessiva che tiene conto di tutti gli investimenti necessari dei prossimi anni, ma è bastata la cifra per accendere le polemiche.
A dire la verità al momento c’è ben poco di definito. Si viaggia a vista tra tanti sembra, si dice e pare. Così i 92 aerei previsti (forse, di nuovo) in flotta sembrano esagerati e 7mila dipendenti sono un numero non ancora definito.
Sulla questione alleanze si va verso una riconferma dell’accordo con Air France-Klm e Delta. Ma si tratterebbe di un contratto flessibile con la possibilità di chiuderlo senza penali pesantissime.
Gli esclusi
Senza dubbio questo 'tesoretto' da 3 miliardi manderà su tutte le furie gli altri vettori italiani che in questa fase lottano per tenere in piedi l’attività. Basta ricordare che Luca Patanè, presidente di Luke-Blue Panorama a più riprese ha già chiesto attenzione “per tutte le compagnie aeree del Paese non una sola” e Pier Ezhaya, cco di Alpitour (che controlla il vettore Neos) senza giri di parole ha detto a TTG : “La newco non è la strada giusta. Siamo in una fase di grande sensibilità e parlare ancora una volta di bad e good company è strategicamente sbagliato. Spero che tour operator e agenzie non debbano pagare certe scelte”.