Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’emergenza nella quale versano le compagnie aeree non può essere risolta solo con gli aiuti di stato. È quanto pensa American Airlines, che prova a fare funding attarverso il mercato per riequilibrare i numeri.
Come riportato dal Sole24Ore, la compagnia si starebbe muovendo in direzione dell’emissione di un junk bond da 1,5 miliardi di dollari con scadenza 2025 e con una cedola del 12 per cento. Questa decisione è stata presa dopo il ricorso agli aiuti statali per 4 miliardi di dollari, non sufficienti a sostenere le perdite del vettore statunitense.
A garanzia dei prestiti il vettore è pronto ad offrire i suoi slot, i gates e le rotte del suo network negli Usa, in America Latina ed in Europa.
Il bond che non può essere rimborsato prima della scadenza, include ulteriori garanzie nel caso gli asset dovessero svalutarsi. Con la ripresa del traffico, le esigenze di cassa di American Airlines a giugno potrebbero scendere a 40 milioni di dollari al giorno, meno della metà dei 100 milioni di aprile.