Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ripartenza lenta, quasi con il freno a mano tirato. Ancora troppa burocrazia in giro che ferma la newco Alitalia. Francesco Caio e Fabio Lazzerini dovranno ancora pazientare prima di avviare la vera e propria fase di decollo.
Si percepisce, e filtra da tutti gli angoli della sede Az, che non sarà un pronti via a grande velocità.
Vi sono ancora due Alitalie in movimento.
La prima gudata da Giuseppe Leogrande e Giancarlo Zeni che deve relazionare e muoversi con le regole di Stato. A volte i due hanno preso qualche bacchettata dalle varie commissioni governative. Ma non deve essere facile andare avanti ascoltando tutti e cercando di non farsi troppi nemici nella Capitale.
Per la seconda Alitalia aspettiamo di capire cosa Caio e Lazzerini potranno e dovranno fare già in questa estate e soprattutto con il prossimo orario invernale di ottobre. Quando i voli leisure avranno perso forza e quando 95 aerei in flotta potrebbero essere troppi. In mezzo a tutto i sindacati che, nel solito preciso e bene informato articolo di Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore, non sembrano avere fretta di conoscere il nuovo piano industriale. Con il finanziamento di 3 miliardi stabilito dal Governo Conte ora tutti respirano. Ma questa volta serviranno risultati. Almeno si spera.