Il commento del direttore
Remo Vangelista
I lavoratori dell’aeroporto di Heathrow minacciano un’ondata di scioperi contro l’ipotesi della società di gestione, la Heathrow Airport Limited, di tagliare i costi riducendo salari e indennità e modificando il regime pensionistico.
L’intenzione della società, secondo quanto riportato dal sindacato Unite (che rappresenta oltre 4.000 lavoratori direttamente occupati in aeroporto), è quella di ricorrere alle norme della cosiddetta ‘Section 188’, che i casi di emergenza consente di licenziale il personale per poi riassumerlo con contratti di lavoro inferiori. Una mossa che per alcuni lavoratori, spiega TravelMole, si tradurrebbe in perdite fino a 8mila sterline l’anno.
Secondo i sindacati la società di gestione starebbe approfittando dell’emergenza sanitaria per convincere i lavoratori ad accettare drastici tagli alla loro busta paga, al fine semplicemente di aumentare i profitti per “pura avidità, non necessità, come dimostra il fatto che la Hal non abbia accettato il fatto che i tagli di stipendio possano essere solo temporanei”.
Alla fine del mese scorso già oltre 800 lavoratori hanno lasciato il loro impiego all’aeroporto di Heathrow nell'ambito di un regime di licenziamento volontario.