Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’obiettivo è quello cui tutti i player internazionali tendono: rilanciare i viaggi - business e leisure - tra le due sponde dell’Atlantico. Ma come raggiungerlo in questo tempo di pandemia? L’ipotesi del Wttc - sostenuta peraltro anche da buona parte degli operatori italiani - è quella di creare un ‘corridoio pilota’ tra Londra e New York, con test anti-Covid aeroportuali per identificare subito i passeggeri positivi al virus.
Il doppio test
Lo schema dei ‘corridoi urbani’ a doppia prova, spiega TTG Media, vedrebbe i viaggiatori testati dapprima in aeroporto, poi pochi giorni dopo con un secondo esame.
Un’ipotesi, quella dei cosiddetti test gemelli, che parte dai dati diffusi da Public Health England, secondo i quali due test in rapida successione potrebbero arrivare a identificare l’80% dei passeggeri con coronavirus e ridurre la quarantena dai classici 14 giorni a non più di quattro o sei, oppure addirittura eliminarla del tutto.
"Stop a quarantene inutili"
"I governi – spiega la presidente e ceo di Wttc Gloria Guevara - dovrebbero abbandonare le quarantene che non funzionano e concentrarsi su misure più mirate”. Come, appunto, i corridoi cittadini: oltre a quello tra Londra e New York, si potrebbe pensare di attivarne altri tra metropoli a basso livello di contagi, collegando tra loro città europee come Parigi, Francoforte, Amsterdam e anche Roma con Dubai, Hong Kong e Shanghai. Una boccata d’ossigeno non solo per i viaggi d’affari, ma anche per il turismo leisure. “Abbiamo bisogno – conclude Guevara - di un quadro internazionale concertato ai più alti livelli per introdurre test completi, rapidi ed economici negli aeroporti, con uno standard di tracciamento dei contatti accettato universalmente e un uso diffuso di maschere facciali".
"Continuare con il caos attuale - aggiunge - sarebbe un enorme errore e causerebbe ulteriori gravi danni economici e inutili disagi a milioni di persone in tutto il mondo".