Il commento del direttore
Remo Vangelista
Viaggio di sola andata. Domestico. Entro un mese. Sono queste le tre rivoluzioni che stanno caratterizzando il modo in cui i viaggiatori cercano i loro voli in questo anno della pandemia.
L’analisi è quella di Skyscanner, che ha pubblicato ‘The New World of Travel’, il nuovo rapporto che associa i dati di ricerca sui voli globali alle opinioni degli esperti su un mondo che non sarà mai più come prima.
Viaggi last second
Le ricerche di viaggi di sola andata hanno raggiunto il picco a marzo, ma continuano a crescere, così come gli spostamenti nazionali, in aumento a livello globale in un contesto di mutevoli restrizioni di viaggio. E in mezzo all'incertezza continua, i viaggiatori cercano l’evasione in tempi molto più brevi che in passato.
“Dove possono e vogliono, i viaggiatori stanno sperimentando nuovi modi per esplorare il mondo - osserva il ceo di Skyscanner, Moshe Rafiah -. Che si tratti di abbreviare il periodo di tempo in cui pianificano e intraprendono un viaggio, di affrontare complesse valutazioni del rischio prima di decidere di partire o di aspettarsi livelli di chiarezza inediti per garantire la fiducia nella loro prenotazione, una nuova forma di viaggio sta emergendo”.
I fattori di rischio
Tra coloro che desiderano viaggiare si sta facendo strada un nuovo e complesso processo decisionale relativo alla propensione individuale al rischio. I fattori che ora sono in primo piano sono suddivisi in cinque categorie: sanitario, finanziario, sociale, etico e ricreativo. La sostenibilità del viaggio, che prima del Covid era al centro dell'attenzione per un’ampia platea di turisti, non compare più tra le motivazioni principali. In compenso il fattore sanitario, com’è ovvio in questo periodo, ha la precedenza su tutti e, di conseguenza, ripristinare la fiducia è essenziale per la ripresa del settore.
L'identikit del cliente-tipo
Per quanto riguarda, invece, il cliente-tipo il rapporto di Skyscanner evidenzia come i viaggiatori di sesso maschile abbiano maggiori probabilità di prenotare rispetto alle donne (54%), mentre quelli con i bambini hanno maggiori probabilità di prenotare rispetto a quelli senza (55%). “Come settore - spiega il ceo - abbiamo un'opportunità unica non solo di aiutare i viaggiatori a navigare in questo nuovo mondo, ma anche di lavorare in modo collaborativo per garantire una ripresa rapida, sicura e sostenibile”.