Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tornano le mire espansionistiche di Lufthansa. Il vettore tedesco, dopo aver ripagato tutti i debiti con il Governo, sembra intenzionato a riprendere da dove lo aveva lasciato il suo progetto di espansione (e acquisizione) di piccole e medie compagnie che volano sui cieli d’Europa.
Fra le ‘prede’ più accreditate, si è fatto a lungo il nome di Ita Airways, ma, secondo Corriere.it, anche altri vettori potrebbero entrare nei progetti del vettore tedesco.
Prima fra tutti Tap Portugal, che negli ultimi anni è stato più volte nei pensieri dei tedeschi. Tra le cose interessanti per Lufthansa, infatti, c’è il fatto che Lisbona — hub di Tap — è la porta europea più vicina al Sudamerica e a un’ampia porzione dell’Africa.
Altro vettore interessante per Lh è Lot, la compagnia di bandiera della Polonia, che è però difesa dal protezionismo del governo locale che teme di perdere centralità negli equilibri europei. Ma anche Sas fa gola al vettore tedesco. Ha un terzo della quota di mercato regionale, opera in un’area dell’Europa con clienti alto spendenti che si muove in media di più per relax e presenta flussi turistici invernali (verso il Circolo polare artico) ed estivi (verso Spagna, Italia, Grecia).
A proposito di Grecia, anche Aegean Airlines sembra essere nelle mire di Lufthansa. L’hub di Aegean ad Atene può essere usato anche come snodo per i flussi con il Medio Oriente e parte dell’Africa, mentre continua a espandersi la sua presenza — diretta e indiretta — nell’Europa di religione ortodossa.
Poi c’è il dossier Ita Airways, di cui molto si è già scritto. Ma oltre alle legacy, sembra che Lh abbia mire anche su uno dei vettori low cost che stanno animando i cieli europei. Nel mirino sembrano esserci o easyJet o Wizz Air, almeno secondo quanto sostiene l’a.d. di Ryanair Michael O’Leary. In entrambi i casi si tratterebbe di un’operazione senza precedenti in Europa per dimensioni e ricadute.