Il commento del direttore
Remo Vangelista
Esce per la prima volta allo scoperto l’amministratore delegato di Ita Airways Fabio Lazzerini dopo l’offerta ricevuta da Msc in cordata con Lufthansa. E il manager difende a spada tratta, nonostante alcune critiche arrivate negli ultimi giorni, il lavoro sin qui svolto per aprire la porte della compagnia a un’alleanza di ampio respiro.
In un’intervista pubblicata da Repubblica Lazzerini non nasconde il momento delicato di Ita così come quello del suo rapporto con il presidente Alfredo Altavilla, ribadendo però la necessità di proseguire con il lavoro di entrambi in questa fase cruciale e negando di avere mai avuto intenzione di lasciare, anche perché, dice, “Ita è una mia creatura e ho avuto l’appoggio del secondo Governo Conte prima e di quello Draghi dopo”.
Attesa per le decisioni del Governo
Per quanto riguarda la trattativa in atto, per cui si attende ora il parere del Governo, probabilmente atteso nel prossimo Consiglio dei Ministri, l’amministratore delegato spiega che i plus di Ita e la sua attrattività sarebbero legati a una struttura snella e altamente competitiva con tempi di reazione rapidi soprattutto in questa fase di domanda molto altalenante. “L’arrivo degli splendidi Airbus di nuova generazione farà di noi un vettore di alto rango, verde, con la flotta più giovane d’Europa nel 2025 – spiega -. Starà a noi e al nostro lavoro dimostrare che Ita può avere un ruolo importante in qualsiasi alleanza entrerà”. E ancora: “Abbiamo messo in piedi una compagnia aerea in 90 giorni. Quando ci sediamo al tavolo con gli altri vettori, ci dicono che è una impresa senza precedenti”.
Gli accordi
Poi Lazzerini ricorda che un altro punto di forza sono le alleanze già strette con 30 mila tra agenzie di viaggio e tour operator, e con 2 mila grandi aziende oltre ad avere stipulato rapporti commerciali con oltre 159 compagnie aeree. E rivela: “Stiamo lavorando a un accordo con Trenitalia - inizialmente commerciale e poi strutturale - per integrare aereo e treno. Una forte integrazione che porti l’alta velocità a Fiumicino può dare un impulso alla semplificazione di alcune rotte nazionali”.