Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ancora una volta il Governo spagnolo pare intenzionato a muoversi in soccorso delle compagnie aeree, anche se in questo caso lo farà senza sborsare un soldo. L’idea è quella di approvare una nuova proroga di un anno alle norme che esentano le società dalla richiesta di fallimento nel caso in cui il loro patrimonio netto sia inferiore alla metà del loro capitale sociale.
La moratoria contabile varata a causa della pandemia scadrà infatti il 31 dicembre. Sebbene la maggior parte dei settori economici abbia superato il terribile impatto dell’emergenza sanitaria, diverse realtà legate al turismo, principalmente i player del trasporto aereo e le agenzie di viaggi, continuano a subire perdite nonostante la vigorosa ripresa avvenuta durante l’estate.
Il caso più delicato, come spiega Preferente, è quello di Air Europa, che negli ultimi due anni ha perso più di 700 milioni, facendo schizzare alle stelle il proprio debito, che ha raggiunto quasi gli 800 milioni (compreso il salvataggio statale di 475 milioni). Secondo El Confidencial il suo presidente, Juan José Hidalgo, avrebbe chiesto personalmente a Pedro Sánchez e a Felipe VI di prorogare la moratoria contabile.
Tuttavia anche altre compagnie aeree che hanno beneficiato di aiuti di Stato continuano a subire perdite. Tra queste, come cita Preferente, c’è Volotea, ma anche Plus Ultra e Air Nostrum hanno ottenuto inieizioni di liquidità dallo Stato.