Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Ita Airways con Lufhansa potrà essere redditiva nel giro di pochi anni”. Il ceo del gruppo tedesco Carsten Spohr (nella foto) si sofferma per la prima volta sul progetto di acquisizione della compagnia aerea italiana e guarda subito agli obiettivi a breve-medio termine, mettendo in cima ai desiderata la trasformazione dei conti del vettore sfruttando le sinergie con il gruppo.
Gli obiettivi
Quello che traspare è uno Spohr ansioso di chiudere un’operazione nella quale ha creduto fin da subito tanto da andare controcorrente rispetto agli azionisti, inizialmente restii dopo le delusioni con Alitalia. “Mi spiace che non si sia ancora riusciti a chiudere”, ripete ricordando come questa sia il momento giusto per cambiare marcia e iniziare da subito a sfruttare il momento favorevole del mercato. Non solo per quanto riguarda le rotte transatlantiche, dove i clienti italiani sono al terzo posto dietro a Germania e Stati Uniti, ma anche per quanto concerne la classe business dove, rivela, le vendite in Italia sono superiori del 30 per cento rispetto al 2019.
Non solo Ita Airways
Nonostante i tempi si stiano allungando, però, aggiunge Repubblica.it, il clima delle trattative con il Governo è sereno e costruttivo, segno che a breve si dovrebbe giungere a una conclusione. E poi il manager rivela anche un altro particolare: “Stiamo lavorando anche su altri fronti oltre a Ita, perché è necessario creare soggetti forti in grado di competere ad armi pari con i big di Stati Uniti e Cina”. Primo nome in agenda in questo senso è l’oggetto del desiderio di tutti i gruppi europei, ovvero Tap (“Abbiamo già avuto un primo incontro”, svela) con il quale si completerebbe il dislocamento degli hub allargando gli orizzonti a tutto il Sud dell’Europa. Ma non dispiace anche l’opzione della polacca Lot, anch’essa sul mercato.