Il commento del direttore
Remo Vangelista
“In tempi veloci Ita Airways è riuscita a guadagnarsi un posto sul mercato e a ottenere performance operative molto buone". È stato l’amministratore delegato Fabio Lazzerini a rivendicare i risultati raggiunti in un anno e mezzo dal vettore. L’occasione è stata l’evento di presentazione al Leonardo da Vinci del nuovo A320neo dedicato a Carolina Kostner, della nuova lounge al Terminal 1 e delle nuove divise firmate da Brunello Cucinelli.
I numeri
“A livello nazionale abbiamo raggiunto circa il 30% di market share, raddoppiano la quota rispetto allo scorso anno. A Fiumicino, che è casa nostra, raggiungiamo il 70% sulle tratte domestiche, a Linate quasi il 92”. Il manager ha sottolineato che in tempi brevi “Ita è riuscita a trovare il suo posto nel mercato” puntando soprattutto sullo sviluppo del lungo raggio, dove l’Italia “sconta storicamente una carenza di voli” che porta il nostro Paese a “esportare passeggeri all’estero”.
“Quest'anno sull'intercontinentale andiamo più che a raddoppiare la capacità: apriamo Washington, San Francisco, verso la fine dell’anno Rio de Janeiro e irrobustiamo con nuove frequenze i voli già lanciati, quindi New York, Tokyo Haneda, Nuova Delhi, Boston, Los Angeles e, in Sud America, San Paolo e Buenos Aires”.
Il ruolo di Fiumicino
Una sfida, quella di recuperare il traffico lungo raggio che oggi sfugge al sistema italiano, che lo scalo di Fiumicino è pronto a raccogliere. “Un grande aeroporto e un hub carrier - ha sostenuto l’amministratore delegato di Adr, Marco Troncone - possono e devono lavorare insieme. È un ticket che può essere determinante per posizionare un Paese nel modo corretto. Lo vediamo in tutto il mondo: a Parigi con Air France, ad Amsterdam con Klm, a Madrid con Iberia. E oggi che abbiamo un aeroporto che funziona e un vettore smart che sta crescendo, lo possiamo fare anche noi”.
Tra i supporter della compagnia anche il ministro del Turismo Daniela Santanché, che ha voluto invitare a uno scatto di orgoglio: “Dobbiamo tifare tutti quanti per Ita Airways, perché non avere una compagnia di bandiera vuol dire rinunciare a un pezzo della nostra nazione”.