Il commento del direttore
Remo Vangelista
Coinvolgere soggetti privati nel potenziamento della rete ferroviaria e autostradale italiana. Questa la soluzione che secondo l’amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane, Luigi Ferraris, potrebbe consentire alla mobilità della Penisola di fare un salto di qualità sul piano infrastrutturale.
Intervenendo al 52esimo Convegno Nazionale Giovani di Confindustria, l’a.d. di Fs ha affermato che "bisogna ragionare su come attrarre investitori e capitali privati anche nel settore delle infrastrutture, perché nei prossimi 15 anni avremo di fronte la sfida di ammodernare le nostre strade e ferrovie con centinaia di miliardi di euro”.
Strumenti di controllo
Parallelamente, ha continuato Ferraris, sono necessarie “soluzioni che consentano allo Stato di mantenere sempre il controllo delle aziende coinvolte”.
Nel frattempo, sono attualmente 4mila i cantieri aperti per il potenziamento della rete ferroviaria nazionale, per un valore complessivo di 50 miliardi di euro. C’è poi l’occasione Pnrr, con l’arrivo di 125 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. “Il Pnrr – ha commentato Ferraris - dà un necessario boost dal punto di vista finanziario e sul metodo di fare investimenti, ma poi dobbiamo proseguire perché non possiamo correre il rischio della deindustrializzazione del Paese”.