American Airlines, gli assistenti di volo minacciano agitazioni

Il personale di American Airlines è sul piede di guerra. Il 99,47% di tutti gli assistenti di volo della compagnia chiamati al voto dalla loro associazione si sono espressi a favore di un maxi sciopero nel caso in cui le loro richieste in materia di migliori compensi e migliori condizioni lavorative non vengano accolte dall’azienda.

Ora, in base alle richieste della National Mediation Board, la compagnia aerea avrà 30 giorni di tempo per presentarsi al tavolo  con un’offerta congrua; l'obiettivo è arrivare a ottenere le migliorie già concesse da altre compagnie aeree in molteplici trattative che hanno però riguardato soprattutto i piloti.

L’Associazione degli assistenti di volo professionisti, che cui appartengono oltre 26mila membri, rivendica l’esito del referendum come di un messaggio forte rivolto a una delle più grandi compagnie aeree del mondo: “Se il management continuerà a proporre magri miglioramenti ai compensi non esiteremo a scioperare” ha rimarcato l’associazione.

"Pronti a tutto"
Associazione che ha già chiesto un aumento immediato del 35% de reddito da lavoro dipendente, oltre a bonus aggiuntivi come quelli per i voli internazionali e se si lavora in cabine premium. “Siamo pronti a tutti – ha dichiarato a Simple Flying la presidente nazionale dell’associazione Julie Hedrick -: il nostro contributo al successo di American Airlines dev’essere riconosciuto e rispettato”.

I negoziati erano già iniziati poco prima che la pandemia bloccasse le compagnie aeree di tutto il mondo; tuttavia, da allora non è stato raggiunto alcun accordo sostanziale tra le parti.

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