Compagnie aeree e ‘fee nascoste’: il Regno Unito verso la stretta

Sulle orme di quanto sta accadendo negli usa, ora anche il Regno Unito pensa a una stretta sulle 'fee nascoste' nel trasporto aereo. Il Governo inglese vuole porre un freno una pratica - quella del cosiddetto ‘drip pricing’ - diffusa non soltanto nel comparto dell'aviazione commerciale e che ogni anno costa ai consumatori 1,6 miliardi di sterline.

I servizi extra venduti dai vettori online tra cui, per esempio, l’imbarco prioritario e la scelta del posto non sono inclusi nel prezzo iniziale proposto al cliente e vengono aggiunti con una formula ‘a goccia’ man mano che si procede verso il pagamento. Questa situazione incide anche sulla comparazione dei prezzi, ed è per tale ragione che il Ministro delle Imprese, Kevin Hollinrake, ha sottolineato come la proposta avanzata dal Governo britannico abbia lo scopo di fornire ai consumatori le informazioni più chiare, oneste e accurate possibili.

Di contro, come riporta travelmole.com, i vettori rispondono sostenendo che il frazionamento dei servizi accessori serva a dare più scelta all’utente finale, e che fornire valore ai consumatori è al centro dell'attività di una compagnia aerea. Il finale di questa storia è ancora da scrivere.

Gaia Guarino

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