Il commento del direttore
Remo Vangelista
La polemica sul caro voli si sposta sul tavolo dell’Unione Europea. Dopo le prime reazioni dei vettori, non particolarmente positive, alle proposte del ministro del Made in Italy Adolfo Urso per calmierare i prezzi dei biglietti aerei, entra in campo l’Ue, che mette sotto la lente il decreto italiano.
“I servizi della Commissione - ha spiegato il portavoce della Commissione europea, Adalbert Jahnz, nel briefing quotidiano con la stampa, come riporta il Sole 24 Ore - hanno contattato le autorità italiane per ricevere informazioni rispetto al contenuto preciso della misura in questione. La Commissione sostiene misure per promuovere la connettività a un prezzo accessibile a condizione che questa sia in linea con le norme del mercato interno dell'Ue. E mi riferisco anche al fatto che la concorrenza sostenibile con la libera fissazione dei prezzi è solitamente la migliore garanzia di prezzi accessibili nei nostri mercati dei trasporti liberalizzati e di grande successo”.
Alla tirata d’orecchie segue subito, però, un’apertura. “Abbiamo la possibilità, in casi specifici ed eccezionali, di fissare obblighi di servizio pubblico per garantire livelli minimi di servizio e connettività territoriale – dice ancora Jahnz -. Quando si tratta delle decisioni commerciali individuali di qualsiasi operatore, questo non è qualcosa che possiamo commentare”.
Il giudizio sul decreto è però ancora sospeso. “Potremo dare il nostro parere solo dopo aver chiarito tutte le informazioni rilevanti con le autorità italiane e aver concluso la nostra analisi”.