Expedia sulla parity rate: "Il Decreto legge può avere ripercussioni negative"

“Riteniamo che, se implementato senza modifiche, l’emendamento Arlotti sul Ddl Concorrenza violerebbe sia la normativa italiana che quella dell’Ue”.

Interviene anche il Gruppo Expedia sul tema della cancellazione della parity rate, al centro dell’attenzione del mercato negli ultimi giorni. La Olta in una nota diffusa oggi parla di una mossa “fuorviante che, di fatto, influisce negativamente sulla fiducia dei consumatori. Essa porrebbe un peso ingiusto sulle spalle dei consumatori digitali, rendendo più laboriosa la ricerca della stanza giusta al prezzo giusto, privandoli della possibilità di accedere ai prezzi più convenienti sulle piattaforme di prenotazione scelte”.

Expedia inoltre parla di possibili ripercussioni negativi sul fronte incoming in quanto i turisti stranieri potrebbero in qualche modo rinunciare alla scelta dell’Italia. “Expedia si augura che le autorità italiane attualmente coinvolte nell’adozione del Ddl Concorrenza- conclude la nota -  possano seguire l’esempio di quelle di Gran Bretagna, Grecia, Norvegia, Danimarca e Svezia, che hanno recentemente archiviato i casi NPF (clausole della nazione più favorita), consentendo al settore del turismo online di tornare a concentrarsi sul proprio compito di fornire offerte di viaggi trasparenti e competitive”.

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